Il sospetto di essere bisessuale non dovrebbe mai essere accolto con disagio o imbarazzi: scopri con noi come gestirlo in serenità.
“… e se fossi bisessuale?”
Grazie alla relativa elasticità che abbiamo raggiunto in termini di normalizzazione dei diversi orientamenti sessuali e affettivi sono sempre di più le persone che davanti ad attrazioni o desideri inattesi sono disposte ad accettare i propri impulsi ed esplorare nuove dimensioni. Se almeno una volta nella vita hai avuto il dubbio di essere bisessuale, questo approfondimento è per te.
Bisessuale: significato del termine
Cosa vuol dire bisessualità? In botanica e in biologia il termine è stato inizialmente utilizzato per definire elementi con caratteristiche di entrambi i sessi. Oggi naturalmente l’accezione comune del termine bisessuale è un’altra e indica l’orientamento di chi prova attrazione per più di un sesso/genere.
Essere bisessuale: cosa significa davvero?
Essere bisessuale significa provare attrazione sia per gli uomini che per le donne ma non implica che l’attrazione debba per forza essere distribuita in maniera paritaria: le percentuali possono essere molto diverse e non è raro che anche chi si considera “perlopiù etero/omosessuale” possa sviluppare attrazione per sessi e generi differenti.
Differenza tra bisessuale e pansessuale
Oggi la comunità non eterosessuale ha una visibilità decisamente maggiore e al suo interno hanno trovato spazio tante identità differenti. Una di queste è quella pansessuale, che include chi prova attrazione in modo indipendente dal genere. Se ti sembra una ripetizione, ecco spiegata in poche parole la differenza tra bisessuale e pansessuale: si parla di bisessualità quando la persona è attratta sia da uomini che da donne, mentre si sfocia nella pansessualità se l’individuo prova attrazione per uomini, donne, persone non binarie e soggetti fluidi senza ricercare forzatamente le caratteristiche tipicamente maschili e/o femminili.
Come capire se sei bisessuale: la pratica non c’entra
Come prima cosa è importante sfatare un mito diffuso: per essere bisessuale non è essenziale avere rapporti sia con uomini che con donne. La pratica sessuale, infatti, può anche divergere dall’attrazione. Nel caso delle persone monogame, per esempio, è naturale che si possa esplorare una sola dimensione per volta: un uomo bisessuale sposato con una donna non è “diventato eterosessuale” così come una donna che coltiva una relazione omosessuale non è “diventata omosessuale” – si tratta semplicemente di espressioni temporalmente esclusive di un orientamento più ricco.
Se stai cercando “sintomi” di bisessualità maschile o femminile in te stess* o in qualcun altro, ecco cinque indizi utili:
- una persona è bisessuale quando prova attrazione per più di un genere, indipendentemente dalle azioni;
- a volte basta un bacio: non sempre una persona bisessuale fantastica di avere rapporti completi con entrambi i sessi – può anche desiderare di fare sesso con persone di un genere e sognare altre pratiche con persone appartenenti a un altro;
- attenzione alle emozioni provenienti dai tentativi di approccio: se flirtare ti eccita e ti lusinga al di là del genere di chi ti provoca potresti essere bisessuale;
- se nel vedere contenuti porno o soft core ti sorprendi a desiderare corpi diversi, probabilmente sei bisessuale;
- se ti stai chiedendo se potresti essere bisessuale, nella tua curiosità c’è quasi sicuramente un fondo di consapevolezza (ottimo lavoro di introspezione!)
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